Edilizia, le differenze tra quella convenzionata, agevolata e sovvenzionata

Edilizia, le differenze tra quella convenzionata, agevolata e sovvenzionata

Come funziona l'edilizia convenzionata e quali sono i requisiti?

L'edilizia convenzionata viene effettuata tra le imprese cooperative o di costruzione e il Comune, il quale stabilisce dei prezzi calmierati. Le aziende si occupano della vendita delle case realizzate secondo il costo stabilito. Chiunque decida di acquistare una tra le abitazioni con questa tipologia di edilizia deve necessariamente rispettare determinati vincoli e requisiti.
In primo luogo la persona interessata deve avere la cittadinanza italiana oppure far parte di uno Stato presente nell'Unione Europea. In alternativa, deve detenere un titolo di soggiorno valido secondo le normative attuali. In secondo luogo deve possedere un'attività lavorativa principale o esclusiva nel comune o negli altri presenti e indicati nel bando dell'edilizia convenzionata; se non si hanno, si deve avere una residenza anagrafica.
Questo requisito fa eccezione per tutti i dipendenti che dovranno lavorare in insediamenti produttivi nuovi nella zona della convenzione e per coloro che sono emigrati all'estero per questioni lavorative. Questi ultimi possono partecipare per un singolo Comune. Le persone interessate non devono avere già una casa presente nel comune di residenza e non devono aver già comprato un immobile negli scorsi 20 anni.
Oltre ai vari requisiti di cui si deve tener conto al fine di rientrare nelle leggi e avere la possibilità di comprare un'abitazione avente questa tipologia di edilizia vi sono anche dei vincoli, i quali devono essere rigidamente rispettati. Nello specifico, chi è interessato a comprare l'immobile non può affittare o vendere per almeno 5 anni in seguito alla firma della convenzione, fatta eccezione per motivi validi e che stabiliscano l'impossibilità a vivere all'interno di quella casa. Ad esempio, una ragione valida può essere un trasferimento lavorativo. In questo caso la persona interessata dovrà comunque rispettare il prezzo di cessione massimo.
In seguito ai 5 anni può affittare o vendere la casa ma deve sottostare alle varie condizioni poste dalla convenzione, tranne i casi in cui viene richiesta e ottenuta l'affrancazione del vincolo. Infine, si può vendere l'immobile dopo 20 anni a un prezzo di mercato.

Come funziona l'edilizia agevolata?

L'edilizia agevolata differisce da quella convenzionata per svariati motivi. In primo luogo, questa tipologia è residenziale e pubblica, pertanto si possono effettuare concorsi sia privati sia pubblici. In tale specifico caso però lo Stato pone a disposizione due tipologie di mutui volti ad agevolare le persone interessate: a fondo perduto (finanziamenti in conto capitale) e con tassi di interesse più bassi (mutui in conto interesse). Questi ultimi sono variabili a seconda del valore del reddito famigliare. Le regioni si occupano di stabilire le fasce di reddito e le adeguano ogni due anni, utilizzando come indicatore i dati dell'Istat e dei consumi. I finanziamenti che si possono effettuare sono differenti e sono i seguenti: 

  • acquisto con locazione a termine;
  • acquisto in piena proprietà;
  • acquisto con locazione permanente.

Per acquistare in completa proprietà un immobile vi sono dei vincoli e requisiti da dover rispettare. Nello specifico, l'edilizia agevolata permette di comprare l'intera casa a un prezzo stabilito dal Comune, il quale può essere abbassato se si sceglie il mutuo a fondo perduto. Per ottenere tali agevolazioni è necessario che il reddito famigliare non superi quello stabilito dal concordo e che tutti i requisiti precedentemente indicati nell'edilizia convenzionata vengano rispettati, così come i vincoli.

Come funziona l'edilizia sovvenzionata?

Le varie edilizie presentano svariate differenze e punti in comune. È possibile presentare l'ultima tipologia di edilizia, ossia quella sovvenzionata: questa consiste nello Stato o in altri enti territoriali che si prendono la completa responsabilità delle costruzioni. Nello specifico, tutte le case comunemente note come case popolari vengono già assegnate a chi ha più bisogno, come famiglie particolarmente numerose. Questo assegnamento si verifica secondo dei canoni di locazione, stabiliti dal numero dei componenti e dalle condizioni economiche nelle quali vivono. Questi immobili possono essere sia precedentemente acquistati e in seguito recuperati, sia appena costruiti. Per assegnare in maniera definitiva i posti vi saranno delle graduatorie comunali, stabilite secondo i concorsi pubblici e i rispettivi bandi.


Vuoi vendere o affittare il tuo immobile?

I nostri uffici e il nostro team si occupa di valutazione di immobili da vendere o affittare, promozione delle proprietà sul territorio nazionale ed internazionale e assistenza ai nostri clienti nelle delicate fasi di vendita e post-vendita.
La Bovi RE eseguirà una valutazione dettagliata del tuo immobile totalmente gratuita.