Contratti d'affitto: le diverse tipologie e i principali vantaggi

Affitto e burocrazia: guida completa ai contratti e alle tipologie
In un'epoca in cui il prezzo degli immobili lievita a dismisura, forte della crisi economica e della necessità, da parte di proprietari e delle agenzie immobiliari, di correre ai ripari, il contratto di affitto resta una delle soluzioni più pratiche e vantaggiose. E i vantaggi, in questo caso, sono ambivalenti: da un lato vi è il locatore, ossia il proprietario dell'immobile, che avrà la possibilità di trovare con maggiore facilità i soggetti interessati all'eventuale affitto dei locali in suo possesso, e dall'altro vi è il locatario, vale a dire colui che potrà usufruire degli immobili messi a disposizione dal primo soggetto citato. Dove sono i vantaggi? Ovviamente, nei costi e nella rapidità delle operazioni. I contratti di locazione si contraddistinguono infatti per diversi fattori, su tutti una relativa flessibilità in grado di facilitare enormemente le operazioni burocratiche e contrattuali tra le due parti. I contratti in questione, infatti, risultano più flessibili rispetto all'eventuale contratto di acquisto dell'immobile; dopotutto, in gioco vi è l'affitto, e non il cambio di proprietà dell'abitazione. Esistono varie tipologie di contratti di locazione, ognuna delle quali caratterizzata da dettagli da non trascurare prima di procedere con la stipula di un accordo. In linea generale, il codice civile italiano regola i contratti di locazione prevalentemente dal punto di vista della durata degli stessi e delle obbligazioni delle due parti. Per quanto riguarda la durata dei contratti, il codice civile stabilisce che le due parti potranno stabilire liberamente la data di inizio e di fine accordo, purché l'arco di tempo in questione non sia né inferiore ad un giorno, né superiore a trent'anni. Per quanto riguarda le obbligazioni dei due soggetti, è superfluo sottolineare come sia il locatore che il locatario saranno tenuti a rispettare gli accordi stabiliti durante la fase di contrattazione. A questo punto analizziamo nello specifico le varie tipologie di contratti di affitto, prendendo in considerazione anche i vantaggi derivanti dalla sottoscrizione degli accordi tra le due parti.
Le tipologie di contratti di affitto
Partiamo proprio dalle distinzioni relative alle tipologie di contratti di affitto, così da poter chiarire fin da subito gli ambiti toccati dalla guida in questione. Innanzitutto, bisogna specificare che i contratti di affitto di beni mobili e immobili si distinguono principalmente in tre tipologie: locazione di beni immobili urbani, ossia di immobili localizzati in aree urbane; locazione di beni immobili non urbani, vale a dire immobili al di fuori dell'area urbana; locazione di beni mobili, ossia qualsiasi altro bene diverso dalla categoria degli immobili (così come riportato nella definizione dell'articolo 812 del codice civile italiano). Tuttavia, a questa prima distinzione va aggiunta una seconda ramificazione: i contratti di affitto si distinguono tra contratti di locazione a uso abitativo, ossia gli immobili oggetto di occupazione da parte di futuri inquilini, e contratti a uso commerciale, vale a dire immobili che si presteranno allo svolgimento di attività commerciali di vario tipo. Ma non è tutto. Dal contratto di locazione a uso abitativo si distinguono altre due tipologie contrattuali: la locazione ad uso stagionale e la foresteria. Nel primo caso, per locazione ad uso stagionale si intende la locazione di immobili per un periodo di tempo relativamente limitato, solitamente coincidente con le vacanze o le festività. Nel secondo caso, per foresteria si intende la locazione di immobili a soggetti aventi la necessità di sostare all'interno di tali edifici in manera temporanea. Ognuna delle tipologie contrattuali sinora citate porta con sé diversi vantaggi al locatario, a seconda delle esigenze di quest'ultimo. Vediamo quindi in che modo la scelta del contratto di affitto influisce sulle due parti.
I vantaggi relativi alle varie tipologie di contratto di affitto
Abbiamo visto come i contratti di affitto si differenzino tra loro per diversi fattori, dalla durata dei contratti alle tipologie di edifici oggetto della locazione. Partendo dalla locazione di beni immobili urbani, il contratto in questione è la tipologia più comune in assoluto. Esso consente al futuro locatario di stipulare un accordo per andare ad occupare un immobile situato nell'area urbana; il vantaggio di un immobile di questo tipo è ovviamente legato all'accessibilità ai trasporti urbani, oltre ad una maggiore vicinanza con il centro cittadino rispetto a quella di un bene immobile non urbano. Per quanto riguarda quest'ultimo, sottoscrivere un contratto di locazione di questo tipo significa poter vantare più spazio edificabile a disposizione, il tutto per una semplice questione di minore densità abitativa dell'area non urbana rispetto all'area urbana. Venendo al discorso del contratto a uso commerciale, l'accordo in questione si rende indispensabile ai fini della necessità di portare avanti la propria attività lavorativa privata: senza un contratto di questo tipo non sarà possibile utilizzare l'immobile prescelto per lo svolgimento dei propri affari commerciali. Infine, veniamo al contratto di affitto per la locazione stagionale e per la foresteria. La locazione stagionale porta con sé vantaggi legati al costo minore dell'affitto, se paragonato al contratto di locazione di beni immobili urbani (purché non si scelga di affittare durante l'alta stagione). Inoltre, la locazione stagionale è molto più flessibile dal punto di vista della determinazione della durata contrattuale (stesso discorso per la foresteria).